rabbia di Polonia e Ungheria- Corriere.it

DAI NOSTRI INVIATI
GRANADA — Quello che doveva essere un Consiglio europeo informale sulle priorit strategiche dell’Unione per i prossimi anni, tra cui l’allargamento, si trasformato in un summit sull’immigrazione. Punto inserito, come spiegato dal premier Pedro Sanchez, su richiesta della premier italiana. Ma per quello che appare anche come un paradosso, visto che sono alleati storici di Meloni, la dichiarazione finale del vertice di Granada, come accaduto a giugno, non ha un riferimento all’immigrazione per l’opposizione di Polonia e Ungheria. I due premier, polacco e ungherese, volevano che fosse indicato che le decisioni vanno prese all’unanimit. Ma le loro richieste restano inascoltate sul tavolo del Consiglio, il negoziato sul nuovo patto per la migrazione e l’asilo infatti sta procedendo e facendo passi avanti proprio perch gli Stati membri hanno deciso di procedere a maggioranza qualificata (come previsto dai Trattati) e dunque Varsavia e Budapest non possono bloccarlo.

Lo strappo

Ma se la migrazione stata espunta dalla dichiarazione finale, comunque rientrata al centro del lavoro svolto attraverso un testo separato del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in cui si ribadisce che una sfida europea che richiede…